Scrittura 2.0 - Secondo Lavoro
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Scrittura 2.0 - Secondo Lavoro

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view post Posted on 13/12/2009, 16:21

pergamena

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Si ricorda che i voti dovranno essere confermati da un post, in cui dovrà essere inserità anche una motivazione.
Non è possibile votare per sé stessi, ovviamente.

UN MONDO TRA RIGHE D'INCHIOSTRO



Qualche giorno fa, visitando una cittadina vicino lecco sono entrata in un negozio per cercare un regalo per la mia migliore amica.
Ad un certo punto girando tra gli scaffali mi sono incantata…
Cosa avevo visto? Avevo visto un semplice pennino. Quelli da tingere nell’inchiostro, quelli stupendamente antichi.
E la frase è uscita da se: - chissà come sarebbe bello scrivere con quel pennino. –
Immagino le facce delle persone accanto a me. In effetti in molti penserebbero: “cosa cambia tra scrivere con quel “coso” e scrivere con una normale bic, molto più semplice e pratica da usare?”
Faccio un piccolo esempio sempre riferito alla Scrittura (sì, perché secondo me questa parola dovrebbe avere la S maiuscola).
Ho letto una recente indagine dove si afferma che scrivere in corsivo stimola molto di più la fantasia rispetto che scrivere in stampatello.
Eppure, molti ragazzi hanno perso l’abitudine di scrivere in corsivo, magari sostenendo che è più complicato.
E così facendo tutti scrivono nello stesso modo, tutti fanno la A uguale, la B uguale, nessuno ha più un proprio stile di grafia.
Ecco ciò che penso. Penso che si provino emozioni diverse a scrivere con un pennino rispetto che scrivere con una normalissima penna a sfera.
E anche chi legge percepisce emozioni diverse.
Sempre nello stesso giorno, passeggiando per le strade dello stesso paese, in una vetrina ho visto uno di quei quaderni rilegati in pelle. Mi sarebbe davvero piaciuto scrivere un libro su un quaderno del genere con una sottile ed elegante linea tracciata da un pennino, mentre mi ritrovo a scrivere disordinatamente su un quadernino della Monocromo con una bic blu.
O meglio, questo è ciò che ho scelto, perché in molti scrivono normalmente (come sto facendo io in questo momento) pigiando un tasto per ogni lettera che viene automaticamente fuori su un foglio di word.
Che fortuna, eh?
No, io non mi ritengo per niente fortunata.
Darei qualsiasi cosa per tornare nel passato e magari lavorare come amanuense, scrivendo notte e giorno, e scusate, ma mi viene naturale, sapendo scrivere…
Non scarabocchiando in caratteri illeggibili su un foglio.
Dopotutto la scrittura, ormai, nella nostra società rappresenta tutto.
Non mi riferisco solo ai libri, ovunque ci sono scritte, cartelli stradali, pubblicitari, etichette: ovunque!
Sarebbe da dare la giusta importanza quindi anche al modo in cui si scrive.
Fin da quando è stata inventata, le hanno sempre attribuito la cura e l’ordine che si merita. Basta pensare agli antichi egizi.
Ogni geroglifico era disegnato con precisione, e ciò che noi oggi abbiamo trovato come reperto archeologico è di inestimabile valore anche per la loro bellezza.
Facendo un salto molto avanti, non posso non menzionare di nuovo i miei amatissimi amanuensi, loro, che passavano la loro intera vita a scrivere a copiare le miniature.
Anche qui è inevitabile notarne la bellezza, non un imprecisione, sempre mantenendo una scrittura sinuosa e leggera…
Poi arrivò la salvezza e contemporaneamente la condanna: l’invenzione della stampa.
Quando Guntenberg inventò la stampa secondo me è stato uno dei periodi migliori perché la nuova tecnologia veniva usata in modo consapevole.
La stampa veniva usata per la diffusione di giornali e di libri, ma la capacità di scrivere, alle poche persone che era concesso, non era svanita nel nulla, e ciò venne portato avanti per molto tempo.
Quando andai in vacanza in val d’Aosta, l’anno scorso per Natale, come è consuetudine fare per la mia famiglia tutti gli anni, notai per la prima volta, nel mini museo allestito all’interno dell’hotel, un piccolo quaderno scritto in francese appartenuto probabilmente molti anni prima ad un bambino durante i suoi anni di scuole elementari.
Rimasi incantata!
Mi dissero che era stato scritto a mano (bèh, ovviamente, visto che non credo che a scuola avevano i computer, ma io nonostante ciò rimasi incredula…).
Incredibile, non saprei nemmeno descrivere quanto era strano leggere testi di un bambino che probabilmente ad intuito frequentava la quarta elementare scritto con una scrittura che al giorno d’oggi solo un computer saprebbe imitare.
Per quanto mi possa sforzare non riesco a scrivere così, e penso che sia la stessa cosa per molte altre persone.
Ed ecco al giorno d’oggi il computer, grazie al quale molte persone hanno dimenticato la capacità di scrivere usando penna e foglio.
Per non parlare degli e-book…
A cosa servono?
Certo, che domande, per leggerli, e magari anche questi sono più pratici più economici ecc. ecc, ma sicuramente, leggere un e-book non è per niente paragonabile al fatto di leggere un libro, tenerlo tra le mani, sfogliare le pagine e sentire l’odore della carta…
Come si fa a fare a meno di tutto questo?
E inoltre, la domanda mi sorge spontanea, cosa succederà più avanti?
La scrittura sparirà completamente? Probabilmente tra cent’anni non esisterà più nemmeno un quaderno della Monocromo o una semplice bic, saremo invasi solo da macchinari che ci faranno dimenticare il piacere di concedersi delle ore in cui ci si sdraia sul letto con un libro, iniziando a toccare la copertina e le pagine ruvide, sentirne l’odore, e creare nella nostra testa un altro mondo perfetto o quasi, nato solo da delle semplici righe d’inchiostro, dove nessuno può costringerci a privarci, attraverso macchinari e tecnologia, dei nostri carissimi e amatissimi libri.

 
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view post Posted on 14/12/2009, 18:22
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Illuminato Faro Sapienzale

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A parte le maiuscole - minuscole, pur non essendo un gran che concettuale, almeno e' stato citato Gutemberg, e il discorso ha un minimo di senso compiuto.
 
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view post Posted on 14/12/2009, 18:54
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Illuminato Faro Sapienzale

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Se quello di prima e' passabile, questo e' almeno da ottimo.
 
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view post Posted on 15/12/2009, 14:25

pergamena

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Non sono riuscito ancora a leggerlo... spero di riuscire a dare un commento in qualche giorno...
 
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Guyenne Maj-Ness
view post Posted on 16/12/2009, 19:04




Per molti versì il racconto è affascinante, i tempi antichi hanno indubbiamente sapori molto intensi, ma non sono molto diversi dai nostri. Non è che tutti gli Amanuensi fossero felici di fare il loro lavoro, credo. Quel che intendo dire è che tutto il mondo è paese.

Parlando di me, posso ritenermi una Scrittrice nata da carta e penna, il mio primo libro è un quadernone 'BestCompany', scritto con la stilografica. Poi seguirono due macchine da scrivere, ed infine il computer. Non voglio dire che il pc sia meglio. Ma rispetto a carta e penna è molto più funzionale. Ho scritto la storia per il contest di Autori Esordienti ed ho creato una storia niente male in circa 7000 battute. Mi sento molto più creativa con il computer.

Ad ogni modo non sono molto soddisfatta, visto che è una sequenza di opinioni personali si poteva almeno strutturare come un articolo, credo.

passabile
 
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